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La Guida a Blender 4 [v3.0] (Working in Progress)

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CyberJabba:
Riorganizzazione della Guida (v.3.0).  (Work in progress...)

- Cambio numerazione delle immagini, da progressivo 000 a progressivo 00-00-00 (Capitolo-Paragrafo-Immagine).
- Sostituzione di alcune immagini.
- Riscrittura e riorganizzazione Capitoli e Paragrafi.
- Ampliamento dei contenuti.


La Guida a Blender 4 (v.3) - Indice generale

0. Prefazione.
     0.1 - Prefazione.

1. Introduzione a Blender.
     1.1 - I Blender 'Editor'.
     1.2 - Anatomia della finestra di Blender.
     1.3 - I 'Workspaces'.
     1.4 - Apertura e salvataggio.
     1.5 - Importazione ed esportazione.
     1.6 - Le impostazioni di Blender.
     1.7 - Utilizzare Blender con due o più monitor.
     1.8 - Rendere persistente ed esportare/importare la propria configurazione.

2. Primi passi.
     2.1 - Elementi della '3D View' e primo Rendering di prova.
     2.2 - Muoversi nella 'Scena 3D' (gestire le 'Viste' e l'oggetto 'Camera').
     2.3 - La 'Toolbar' (Inserire, Muovere, Scalare e Ruotare oggetti e altro ancora).
     2.4 - Aggiungere, duplicare ed eliminare oggetti dalla 'Scena 3D' e il comando 'Repeat'.
     2.5 - La 'Sidebar'.
     2.6 - L'Editor 'Outliner' e le 'Collection'.
     2.7 - Lo 'Shading' (Ombreggiatura).
     2.8 - 'Shade Smooth', 'Shade Flat' e introduzione allo 'Shade Smooth by Angle’.

3. Introduzione alla Modellazione.
     3.1 - La modalità 'Edit Mode' e gli elementi che compongono la 'Mesh'.
     3.2 - Assi 'Globali', 'Locali' e il menu 'Transform Orientations'.
     3.3 - Il '3D Cursor' e il 'Pivot Point'.
     3.4 - Le 'Selezioni'.
     3.5 - Lo 'Snap'.
     3.6 - Le 'Normali'. (NEW)
     3.7 - I menu 'Vertices', 'Edges', 'Faces' e 'Object' (i Menu amici di Blender).  (Work in progress) 
     3.8 - Posizionare immagini di riferimento (reference).  (Work in progress) 

4. Modellazione di base.
     4.1 - Il comando 'Extrude'.  (Work in progress) 
     4.2 - Il comando 'Insect'.  (Work in progress) 
     4.3 - Il comando 'Subdivide'.  (Work in progress) 
     4.4 - Il comando 'Loop Cut and Slide'.  (Work in progress) 
     4.5 - Il comando 'Knife' e 'Project Knife'  (Work in progress) 
     4.6 - Il comando 'Mirror'.  (Work in progress) 
     4.7 - Il comando 'Bevel'. e L'importanza dell' 'Apply Transformation'.  (Work in progress) 
     4.8 - I comandi 'New Face/Edge' e 'Merge'.  (Work in progress) 
     4.9 - Il 'Proportional Editing'.  (Work in progress) 




CyberJabba:
0. - Prefazione

A chi è rivolta questa guida
Questa guida di base, è rivolta a tutti coloro che non abbiano mai utilizzato Blender, sia che abbiano altre esperienze 3D, sia che siano neofiti assoluti. Inoltre, gli utenti più smaliziati potrebbero trovare in essa, un rapido promemoria sull'utilizzo di determinate funzioni usate di rado.

Detto questo, c'è il fatto che non tutti amino i videocorsi. Alcuni ad esempio, preferiscono la classica lettura vecchia maniera. Ecco, questa guida è rivolta anche a loro. Senza contare che in questo modo, si riesce spesso, ad avere un più rapido accesso alle informazioni. A volte, ricercare tra decine e decine di minuti video uno specifico argomento o comando, può risultare veramente frustrante.

Una volta assimilati i concetti di base e presa confidenza con il software, potrete continuare il vostro percorso formativo in rete e in completa autonomia e magari perché no, in futuro aiutare questa piccola comunità, con un vostro piccolo contributo di contenuti.
Dedicate a Blender, ci sono migliaia di Video Guide su Youtube, alcune di esse anche in Italiano; va senz'altro segnalato il Canale Youtube di Francesco Andresciani; una veloce ricerca e vi si aprirà un mondo.
Da segnalare anche la comunità italiana di Blender, http://www.blender.it/, dove associandosi, si potrà accedere a guide dedicate ad un uso più smaliziato del 'Software'.


La particolarità di Blender
Essenzialmente (anche se negli ultimi anni sono stati fatti sforzi considerevoli per colmare questo aspetto), 'Blender' è nato per essere utilizzato tramite 'shortcut' da tastiera. Credo che a tutti sia capitato di voler dare un comando, ma di non ricordare la combinazione di tasti… veramente frustrante (!) Per questo motivo vi consiglio di crearvi un piccolo file .TXT dove annotare man mano gli 'shortcut' acquisiti. Inoltre, il file in oggetto, potrà essere usato anche per annotare piccoli promemoria, nomi di 'add-on' e molto altro. Personalmente il 'mio TXT' è posizionato sul Cloud, in modo da potervi accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi postazione, anche da Smartphone.


Dove scaricare Blender
Blender è disponibile con licenza OpenSource presso il sito ufficiale https:\\www.blender.org, sezione Download. Esistono versioni per Windows, Linux e OS X, sia installabili che 'Portable' (che non necessitano di installazione).


Requisiti Hardware
I requisiti minimi non sono affatto esosi. Un PC con meno di 10 anni, dovrebbe già essere in grado di soddisfarli. L'unico parametro dubbio sono forse gli 8GB di Ram, ma al giorno d'oggi un eventuale upgrade, è da considerarsi ormai per tutte le tasche. Certo non aspettatevi prestazioni esaltanti, ma per imparare, cominciare a muovere i primi passi e divertirvi è già più che sufficiente. Questi i requisiti minimi per poter utilizzare Blender:

- Processore 64-bit Quad-Core con supporto SSE4.3.
- 8 GB RAM.
- Monitor 1920×1080 (Full HD).
- Mouse, Trackpad o Tavoletta Grafica.
- Scheda grafica con supporto OpenGL 4.3.


Convenzioni di questa guida
- In questa guida di base, tutti gli esempi faranno riferimento, se non diversamente specificato, al motore di rendering 'Cycles'.
- Ogni qualvolta incontrerete la dicitura di tre lettere 'LMB', si intenderà l'abbreviazione di 'Left Mouse Button' (tasto sinistro del mouse), la dicitura 'RMB' l'abbreviazione di 'Right Mouse Button' (tasto destro del mouse) e la dicitura 'CMB' l'abbreviazione 'Central Mouse Button' (tasto centrale del mouse).
- Solitamente, parlando di un determinato comando, la sua controparte lato 'shortcut', viene specificata tra parentesi.


Ringraziamenti
Ringraziamento speciale all'Admin Spaventapasseri, per la gentile concessione di questo spazio sul dominio inkscape.it e ai moderatori Bobol e Vect per il loro prezioso contributo e supporto.



Luca Margiotta
(CyberJabba)


CyberJabba:
1.1 - I Blender 'Editor'.

Se volessimo illustrare la struttura di 'Blender', potremmo senz’altro farlo partendo dai Blender 'Editor', richiamabili dall’apposita icona 'Editor Type'. (Fig.1-1-1).


Fig.1-1-1

Quello che vedete in Fig.1-1-1 è l'elenco completo di tutti gli 'Editor' di 'Blender'. Ognuno di essi ha un compito ben specifico e tutti insieme possono essere considerati il cuore stesso del programma.


Questi 'Editor' possono essere richiamati in uno o più 'riquadri'. Ma cosa si intende per 'riquadro'? Per spiegarlo, bisogna partire dal presupposto che la finestra principale di 'Blender' non è un blocco unico. Quest'ultima infatti, contiene al suo interno, altre finestre più piccole. (Fig.1-1-2).


Fig.1-1-2

Come potete osservare in Fig.1-1-2 infatti, la schermata di default di 'Blender' è composta essenzialmente da quattro 'riquadri' differenti, dove in ognuno di essi, troviamo un differente 'Editor'. Questi 'riquadri', sono completamente configurabili in base alle proprie preferenze e/o necessità. E' possibile infatti, aggiungerne di nuovi, eliminarli e ridimensionarli a piacere. Un insieme di uno o più 'riquadri', in 'Blender' prende il nome di 'Workspace'  (Spazio di lavoro) ed è possibile averne più di uno.


Quindi riassumendo:

1. Blender è essenzialmente un insieme di 'Editor', di varia natura ed utilizzo.
2. Questi 'Editor' sono richiamati a piacere all’interno di un determinato 'Riquadro' per mezzo del pulsante 'Editor Type'.
3. Uno o più 'Riquadri' a loro volta, danno vita ai cosiddetti 'Workspaces' (Spazi di Lavoro).



Viene da se, che i primi tempi, il tutto potrebbe leggermente disorientare, facendo sembrare 'Blender' ancora più complesso di quanto già non sia. E’ importante assimilare bene sia la struttura di 'Blender' che la sua interfaccia. Durante il vostro percorso formativo (qualunque esso sia), non avere lacune da questo punto di vista fin da subito, vi aiuterà a velocizzare e snellire il vostro apprendimento in seguito. Consiglio in questa prima fase, di non trascurare questo aspetto e di conseguenza i prossimi capitoli.




CyberJabba:
1.2 - Anatomia della finestra di 'Blender'.

T e N, T e N, T e N… ripetete queste due lettere come un mantra, perchè è importante le memorizziate fin da subito!

Spesso (ma non sempre),  i 'Blender' 'Editor', prevedono una barra laterale sinistra e una barra laterale destra. Queste prendono rispettivamente il nome di 'Toolbar' e 'Sidebar' ed entrambe risultano di tipo contestuale, variano cioè, in base all' 'Editor' in cui ci si trova. (Fig.1-2-1).


Fig.1-2-1

Queste barre, possono essere visualizzate a piacere e come avrete già intuito, per visualizzarle o nasconderle, si utilizzano rispettivamente i tasti 'T' ed 'N'. E’ importante che memorizziate questi due 'shortcut', perché vi torneranno molto utili nella creazione della vostra area di lavoro personale e/o per ottimizzare, di volta in volta, lo spazio a vostra disposizione.



Ogni 'Editor', oltre alle già citate 'Toolbar' (T) e 'Sidebar' (N), prevede anche un terzo elemento, l’ 'Header'. (Fig.1-2-2).


Fig.1-2-2

Anche l' 'Header', come la 'Toolbar' e la 'Sidebar' è di tipo contestuale. Anche in questo caso infatti, modifica le sue funzionalità in base all' 'Editor' di riferimento. Altra caratteristica dell' 'Header', è quella di poter essere posizionato in alto o in basso del 'riquadro'. Per spostarlo è sufficiente posizionarsi sull' 'Header' stesso e tramite semplice RMB (Right Mouse Button), scegliere la nuova posizione utilizzando le voci 'Flip to Top' ' e 'Flip to Bottom'. (Fig.1-2-3).


Fig.1-2-3


In ultimo, un breve accenno a ciò che racchiude in se tutto quello visto in questi primi due paragrafi, la 'Main Window' (Finestra Principale). Si tratta della finestra vera e propria del programma ed è stata lasciata volutamente per ultima, perchè in fin dei conti, si tratta della classica finestra che contiene i soliti menu 'File', 'Edit', 'Help', ecc, ecc. Non ne avrei nemmeno parlato, se non fosse che contiene anche i 'Workspaces', 'Workspaces' che vedremo nel prossimo paragrafo. (Fig.1-2-4).


Fig.1-2-4




CyberJabba:
1.3 - I 'Workspaces'.

Come già descritto nei paragrafi precedenti, se dovessimo descrivere la schermata principale di 'Blender' al primo avvio, lo potremmo fare definendola come un 'Workspace', diviso in più riquadri e dentro ogni riquadro un determinato 'Editor' (Fig.1-3-1).


Fig.1-3-1

Ad esempio, al primo avvio quello che visualizzerete sarà il 'Workspace' ‘Layout’, ma come osserverete, ne esistono anche altri. (Fig.1-3-2).


Fig.1-3-2

Selezionando i vari 'Workspaces', noterete come spesso, la fisionomia del programma cambi anche considerevolmente. Tutti questi 'Workspaces', sono stati ideati per facilitare il 'Workflow' (flusso di lavoro), in modo da adattare l'interfaccia del programma a vari utilizzi specifici. Ad esempio nel Workspace 'Sculpting', l'interfaccia si adatterà alla 'scultura' di oggetti e/o personaggi, nel Workspace 'UV Editing' al 'texturing' tramite 'UV' e nel Workspace 'Texture Paint' alla 'pittura' su mesh. '(Fig.1-3-3).


Fig.1-3-3



Ora, per fare pratica, cliccate nei punti evidenziati nell'immagine sottostante e sostituite l' 'Editor' di ciascun riquadro con uno a vostro piacere. (Fig.1-3-4).


Fig.1-3-4

Provate anche a ridimensionare i vari riquadri, posizionandovi con il puntatore del mouse lungo i bordi e trascinando tramite semplice 'drag and drop', divertendovi successivamente a premere i tasti 'T' e 'N' all'interno dei vari 'Editor' osservando cosa succede.



Potete anche dividere e/o unire ciascun 'riquadro' per mezzo di un semplice RMB (Right Mouse Button) lungo i bordi, facendo apparire in questo modo un piccolo 'menu'. Le voci "Vertical Split" e "Horizontal Split", come facilmente intuibile, dividono rispettivamente il riquadro in verticale e in orizzontale, mentre la voce "Join Areas" unisce due riquadri e la voce "Swap Areas" inverte il contenuto di due riquadri adiacenti. (Fig.1-3-5).


Fig.1-3-5

Potete utilizzare anche un secondo metodo. Vi basterà infatti, posizionarvi in uno dei quattro angoli del riquadro (il puntatore cambierà forma) e tramite 'Drag and Drop', procedere direttamente alla suddivisione. Se invece non vi posizionate esattamente sull'angolo, ma leggermente sopra, sotto o poco di lato, potrete effettuare anche un 'Join'.



Un'ultima cosa prima di concludere il paragrafo 'Workspaces'. Finora abbiamo visto esclusivamente 'Workspaces' già preimpostati e come modificarli in base alle proprie esigenze e/o necessità, ma è possibile anche crearne di nuovi.

Per farlo, potete procedere in due modi. Tramite 'RMB' direttamente sul nome di un 'Workspace' a piacere, oppure cliccando direttamente sul pulsante '+'. Nel primo caso sarà sufficiente procedere alla sua duplicazione tramite la voce 'Duplicate', mentre nel secondo caso, oltre alla voce 'Duplicate', troverete anche un piccolo menu a discesa, dove poter scegliere la 'base' da cui partire.

Nel caso voleste procedere alla rimozione di un 'Workspace' invece, sarà sufficiente un 'RMB' > Delete, mentre nel caso lo voleste semplicemente rinominare, vi basterà un doppio click sul nome stesso. (Fig.1-3-6).


Fig.1-3-6



Vi consiglio di esercitarvi e di non preoccuparvi di eventuali conseguenze, non potete far danni! Potrete sempre tornare alla situazione di partenza tramite il menu 'File' della 'Main Window', utilizzando la voce  ‘File > Defaults > Load Factory Settings’. Blender ricaricherà lo 'StartUp File' di default (che verrà discusso più avanti) e tutto tornerà come prima. In alternativa potete semplicemente chiudere e riaprire il programma. (Fig.1-3-7).


Fig.1-3-7




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